La difesa della valle di Charmaix
La valle di Charmaix comunica con l'Italia attraverso i passi del Fréjus, della Roue e della Vallée-Etroite.
La valle di Charmaix comunica con l'Italia attraverso i passi del Fréjus, della Roue e della Vallée-Etroite; ogni valico è difeso da un avamposto di fanteria e da postazioni campali.
Indietro, due imponenti opere d'artiglieria, il Lavoir e il Pas-du-Roc, bloccano i passaggi strategici e possono sostenere gli avamposti con i loro cannoni e mortai.La postazione d'artiglieria Sapey fornisce una copertura generale del settore.
La difesa della valle, comandata dal Comandante Simian, dispone di 1.300 uomini dell'81° Battaglione Alpino di Fortezza (BAF), della 1^ Compagnia del 71°BAF , della Sezione esploratori sciatori del 28° Battaglione Cacciatori delle Alpi (BCA), di un compagnia del 281° reggimento di fanteria (RI), di due compagnie del 343° RI e di tre batterie del 164° reggimento d’artiglieria di posizione.
Modane è l'obiettivo principale degli italiani della divisione Superga e del battaglione Alpini Val Dora, cioè 4000 uomini. Sono appoggiati da una ragguardevole artiglieria dislocata intorno a Bardonecchia.
Il 21 giugno, appoggiata dall'artiglieria, la fanteria italiana si lancia all’attacco. L'artiglieria francese blocca gli attaccanti sul posto. Gli avamposti resistono a tutti gli attacchi.
Il 22, 23 e 24 giugno tutti i tentativi italiani falliscono di fronte a un diluvio di fuoco francese.
L'artiglieria francese ha sparato 19.000 proiettili in quattro giorni.
Le perdite francesi sono di un morto e pochi feriti lievi. Gli italiani perdono 33 morti, 121 feriti e 430 casi di congelamento.
