Combattimenti sul Rodano a BELLEGARDE
Il 19 giugno, per impedire l'avanzata tedesca, il comando ordina la distruzione dei ponti di Bellegarde.
La sera del 19, il ponte Coupy è fatto saltare, poi i ponti Lucey e Nambin, le passerelle Arlod e Gresin, impedendo ogni passaggio tra le due sponde del Rodano.
Il sottodistretto di Bellegarde, che controlla il Rodano e i suoi passaggi, è presidiato dal 18 giugno dalla 1^ compagnia del 179° Battaglione Alpino di Fortezza (BAF), comandata dal Capitano Mairet, schierata sulla riva sinistra, di fronte alla città, il 614° Reggimento Pionieri (RP) e il 141° Reggimento Regionale (RR) organizzati in 7 punti di appoggio (PA) compreso quello del Dos de l'Âne dotato di 2 cannoni anticarro (AC) da 47 e 25 mm.
Il 20 giugno, la ricognizione tedesca della 13^ divisione di fanteria motorizzata (ID) del generale Von Rothkirch, arrivanelle vicinanzedi Bellegarde.
Gli elementi reggimentali del 93° Reggimento Fanteria (IR-93) del colonnello Von Weber, prendono possesso della città nella notte tra il 21 e il 22 giugno, e installano i loro mortai e pezzi di artiglieria da 105 mm sulle alture prospicienti la riva sinistra.
La mattina del 22 giugno, gli alpini dei capisaldi alpini (PA) installati sulla sponda sinistra, rilevano la presenza del nemico sulla sponda destra ed aprono il fuoco con le loro armi automatiche infliggendo ingenti perdite.
I tedeschi reagiscono con intensicolpi di mortaio e di armi automatiche, poi con colpi di artiglieria, provocando perdite ai difensori, in particolare la distruzione dei due cannoni AC sul Dos de L'Âne.
Lo scontro a fuoco continua per tutta la mattinata.
I tedeschi cercano varchi per attraversare il Rodano, ma di fronte ai fuochi di sbarramento degli alpini e allaportata del fiume, rinunciano ad ogni tentativo pur rimanendo nella città.
La diga Génissiat, situata a valle di Bellegarde, viene distrutta per sommersione, nella notte dal 22 al 23 giugno.