La cattura di Bramans da parte della divisione italiana Cagliari
Dal 22 al 24 giugno, l'artiglieria francese posizionata a Saint-André ei cannoni dell'opera Maginot del Sapey sparanno più di 2.000 proiettili su Bramans e dintorni
In Val d' Ambin , il 21 giugno 1940, il 63° e il 64° Reggimento Fanteria della Divisione Italiana Cagliari, cioè 4.000 uomini, varcano il confine e avanzano su Bramans . Sono ritardati da due sezioni esploratori sciatori (SES) del 99° Reggimento Fanteria Alpina (RIA).
Gli italiani giungono a La Tuile, punto nevralgico della difesa della Val d'Ambin , tenuta da due plotoni francesi del 281° reggimento di fanteria. In inferiorità numerica, questi uomini si ritirano senza ordine.
A fine giornata gli italiani raggiungono le posizioni francesi a Extravache. Il combattimento inizia. Alle ore 21,00 i difensori sopraffatti si sganciano per evitare l'accerchiamento.A Mont -Froid, la SES I/99° RIA tiene i due forti tutto il giorno prima di ritirarsi.
Il 22 giugno, a fine mattinata, gli italiani entrano a Bramans. Avanzano verso Modane per la foresta di Longecote ma vengono fermati dal profondo burrone di Nant, difeso da elementi del 71° battaglione alpino di fortezza appoggiati dall'artiglieria.
Infatti, dal 22 al 24 giugno, l'artiglieria francese posizionata a Saint-André ei cannoni della fortificazione Maginot del Sapey sparano su Bramans e dintorni più di 2.000 proiettili. Questo intervento di artiglieria blocca completamente l'avanzata nemica su Modane.
Durante questi combattimenti, i francesi deplorano 51 prigionieri. Gli italiani hanno 52 morti, che saranno sepolti in un cimitero militare creato dietro la chiesa di Bramans, e 117 feriti.
vers 10 heures, un Junker 88 de la Luftwaffe, probablement touché par les tirs de DCA ou en combat aérien s’écrase au lieu-dit « Le Planay » dans le V
Crash d’un avion allemand en Haute-Maurienne le 2 juin 1940
Vers 10 heures, un Junker 88 de la Luftwaffe, probablement touché par les tirs de DCA ou en combat aérien s’écrase au lieu-dit « Le Planay » dans le Val d’Ambin sur la commune de Bramans. Quatre corps carbonisés non identifiés seront inhumés au cimetière de Bramans. D’après les pertes allemandes de ce jour-là, il pourrait s’agir d’un appareil appartenant à laI/KG 51.
L’escadrille de cet avion revenait de frapper le port de Marseille ; du fait de cette attaque la ville a compté quinze morts et quarante-neuf blessés ; un navire anglais le Hordford et un navire français Chellah sont incendiés. Durant cette attaque, un appareil ennemi est touché et s’écrase dans la plaine de la Cau[1].Lors de son vol de retour, la formation est attaquée par la chasse française et la Défense aérienne. Le Junker survole Chambéry ; un tir de la DCA le touche. Une seconde fois, il est touché au-dessus de Modane par une mitrailleuse de 13,2 mm.
[1] Texte de Mr Antoine, présent dans le livre « Maurienne 1940 » de Mr Laurent Demouzon
Sincères remerciements à la municipalité de Bramans
